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Cos’è il My Curly Method: amarsi è prendersi cura di sé

Le esperienze personali cercano sempre di insegnarci qualcosa e sta a noi capire come interpretarle e come rapportarci con la realtà che ci circonda. Come interpretiamo il mondo determina come viviamo: vi racconto cos’è il My Curly Method e come mi ha insegnato ad amarmi.

La mia esperienza con i capelli

Da quando tagliai i capelli a caschetto alle elementari ho sempre guardato con sufficienza i miei capelli: troppo crespi, troppo ribelli, né lisci né ricci. In realtà ho i capelli ricci da sempre, ma non si vedevano più, sia per tagli non adatti sia per l’inesperienza di una bambina nel saperli trattare. Ho iniziato a stirarli e tutti mi facevano più complimenti così ho creduto che non potessi avere molto dal riccio. Sognavo i tagli lisci alla Federica Pellegrini e quando andavo dal parrucchiere per un taglio tornavo a casa con un risultato che non mi soddisfaceva mai. Non rientrare nei canoni della bellezza “facile da gestire” mi faceva sentire fuori posto.

Cosa è cambiato? Grazie ai social e a pagine di attivismo e divulgazione (grazie @thecurlyjewels e @_perseverantia_) ho imparato una lezione importante: la nostra cultura non ha mai saputo trattare il capello riccio, che sia afro o mediterraneo. Non abbiamo ancora prodotti specifici di facile reperibilità e solo nell’ultimo periodo ho assistito ad un aumento di informazione su questo tema. Imparare ad apprezzare i propri capelli per quello che sono è prima di tutto un atto sociale oltre che una manifestazione di amore verso di sé.

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Cos’è il My Curly Method?

Il My Curly Method è un approccio, un metodo appunto, per la cura dei capelli mossi, ricci, ondulati o ricci afro. Il metodo si basa sul fatto che i capelli texturizzati sono molto più sensibili e secchi dei capelli lisci, per cui per avere capelli sani e lucidi, è necessario evitare una serie di ingredienti nocivi per i nostri capelli, sperimentare tecniche di styling diverse e prestare attenzione a piccoli gesti quotidiani che ci possono sembrare innocui, ma in realtà contribuiscono a disidratare i capelli. Gli ingredienti da evitare sono principalmente solfati, siliconi, cere, oli minerali, evitare calore elevato e utilizzare prodotti e “accessori” approvati.

Mi sono ritrovata catapultata in un mondo di paroloni in inglese come leave-in, low-poo, co-wash, ma anche di foulard per dormire e andare in spiaggia. Sicuramente avevo tanto da imparare e grazie al gruppo facebook (My Curly Method Italia Official) ho imparato le regole base e ho trovato donne e uomini che condividono esperienze e opinioni sui propri capelli per ritagliare uno spazio di condivisione e informazione.

Per riprendere le parole di Silvia Allegretta il My Curly Method è “un approccio alla cura dei capelli specifico per capelli naturalmente mossi e ricci. […] In generale lo scopo principale è quello di trattare i capelli ricci in modo delicato e naturale per ridurre il danno alla cute e mantenerla idratata. Chi ha i capelli ricci sa benissimo che questi sono più inclini alla secchezza rispetto ai capelli lisci e, per questo motivo, la corretta idratazione gioca un ruolo importante per accentuare il ricciolo naturale dei capelli.”

N.B. nonostante il metodo sia per i capelli ricci, anche trattare un capello liscio con prodotti approvati porta notevoli benefici alla struttura del capello rendendolo più sano.

Da dove nasce: il CGM e le sue radici

Il My Curly Method pone le sue radici nel famoso Curly Girl Method (CGM) la cui ideatrice Lorraine Massey, scrittrice di “Curly Girl: The Handbook”, lo introduce nel 2001 insieme ad una serie di regole e buone prassi da seguire. Nell’ultimo periodo queste due correnti si sono separate soprattutto a causa di queste regole (come il non utilizzo di alcuno shampoo, ma di balsami lavanti) che non risultavano adatte a tutte le tipologie di capello.

Un mio consiglio personale? Informatevi e imparate ad ascoltare cosa chiede il vostro capello lavaggio dopo lavaggio poiché le variabili (tra cui anche acqua e posizione geografica) sono molte.

tipologie-di-riccio-1024x585 Cos'è il My Curly Method: amarsi è prendersi cura di sé

Sentirsi un pesce fuor d’acqua: imparare a ad ascoltarsi

Applicare il metodo ti porta a sperimentare, capire e comunicare con i propri capelli sapendoli apprezzare anche nei giorni in cui non ne vogliono sapere di stare in ordine (che con i ricci capita molto spesso). Ho imparato ad avere pazienza: saper aspettare il prossimo lavaggio per sperimentare, per vedere se andrà meglio. Ho imparato anche a non mollare, dopo un lavaggio uscito male ce ne sarà sempre uno migliore. Viviamo in una società che vuole decidere cosa è bello e cosa è “socialmente facile”, ma rimboccandoci le maniche possiamo prenderci le nostre vittorie e mostrare come non devono essere le altre persone a farci sentire belle e belli. Apprezzare se stessi è il primo passo per vivere una vita serena e felice. Ho deciso di partire dai capelli, ma in realtà non era che uno delle tante parti del corpo o della mente che possiamo amare, ascoltare, valorizzare.

Siamo il nostro tempio e meritiamo rispetto

Dedicarsi piccole coccole quotidiane, che si tratti di trucco, skincare, capelli o anche usare un profumo che ci piace, non fa che istaurare un collegamento tra il nostro corpo e il nostro cervello ricordandoci che siamo importanti. Siamo il nostro tempio da custodire che è possibile rendere più forte giorno dopo giorno. Mostrare rispetto per noi stessi è la base per costruire relazioni sane e forti e ci permette di focalizzarci su ciò che conta davvero. Mi sembra buffo come partendo da “capelli” sia facile arrivare al nocciolo di ogni discorso: noi stessi.

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2 commenti su “Cos’è il My Curly Method: amarsi è prendersi cura di sé”

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