In questo articolo si analizza in particolare la teoria dell’attaccamento e come il comportamento messo in atto da bambini sia importante.
Il ruolo di genitori – o caregiver – è tra i più difficili perché alla base della crescita psicologica di un altro essere umano.

Un confine psicodinamico
Il bambino deve essere protagonista di un rapporto caldo, intimo, ininterrotto con un caregiver nel quale entrambi possano trovare soddisfazione e godimento. Questo rapporto è la base dell’attaccamento.
Inizialmente gli studi condotti evidenziavano la madre come unica possibile di istaurare questa relazione; oggi sappiamo che non è così. Un padre, un caregiver alternativo, possono mantenere questa relazione reciproca al pari di altre figure. Sono le cure affettuose ad essere fondamentali per il sano sviluppo dell’individuo e se assenti presentano ripercussioni sul piano affettivo e fisico-comportamentale.
Teoria dell’attaccamento
Definiamo attaccamento una relazione o un legame di lunga durata, emotivamente significativo con una persona specifica che ricambia i sentimenti. Ciò che possiamo osservare per provare l’esistenza di questo legame sono i comportamenti di attaccamento.
Come riconoscere la presenza di un comportamento di attaccamento? Un comportamento di questo genere è sicuramente selettivo e si basa sulla ricerca di vicinanza fisica. Se allontanati dal genitore si sperimenta angoscia da separazione. Questi diventa base sicura dalla quale il bambino può allontanarsi per esplorare il mondo e porto sicuro a cui tornare in caso di minaccia.
Dobbiamo sempre tenere a mente che durante l’infanzia l’attaccamento è visibile attraverso segni come pianto, incapacità di lasciare i genitori, angoscia; ma crescendo l’attaccamento viene interiorizzato. Questo fa si che dalle prime esperienze di vita si formi la successiva interazione con l’ambiente e la costruzione di altre relazioni.

Varie tipologie di attaccamento
Per cogliere il legame di attaccamento è particolarmente utile osservare le reazioni del bambino alla separazione dalla madre ed al ricongiungimento. Per questo motivo moltissimi studiosi si sono cimentati nella stesura di osservazioni comportamentali sia nella vita quotidiana che in laboratori psicologici.
La Ainsworth e la strange situation
Mary Ainsworth nel 1978 ha predisposto la STRANGE SITUATION una procedura semi-sperimentale per valutare l’attaccamento del bambino osservando il distacco e il ricongiungimento con la madre. I bambini erano posti in una stanza giochi con la madre e la sperimentatrice, veniva analizzato il comportamento quando la madre lasciava la stanza e come si comportava il bambino al ritorno. L’intera procedura permetteva di osservare il bambino nell’intero arco del tempo attraverso specchi speciali in modo da svolgere tutto nella massima sicurezza emotiva e fisica. Questo studio è stato molto prezioso per identificare i vari stili di attaccamento noti oggi e le loro caratteristiche.

Attaccamento sicuro
Il bambino ricerca la madre, ma non in maniera “urgente”, è turbato alla separazione, ma contento al ricongiungimento e si lascia consolare. C’è un equilibrio tra la capacità di risposta al genitore e le attività di gioco solitario del bambino. I bambini rispondono spesso ai tentativi di interazione del genitore, ma senza alcun senso di urgenza o necessità eccessiva. La madre è disponibile e affettuosa, recepisce i segnali del bambino e risponde prontamente.
Attaccamento insicuro evitante
Il bambino mostra poca ricerca della madre, indifferenza alla separazione e evita il contatto al ricongiungimento con indifferenza. Mostrano un’indifferenza verso il genitore inadeguata rispetto all’età mantenendosi fisicamente scostanti e non rispondendo ai tentativi di coinvolgimento. Il tono dell’umore è per lo più neutro anche nel caso di separazione e ricongiungimento. La madre mostra poca disponibilità ad interagire o addirittura trascura il bambino non cogliendo i suoi segnali.
Attaccamento insicuro ambivalente
Il bambino è molto turbato alla separazione e inconsolabile al ricongiungimento dove cerca e rifiuta il contatto materno. Mostrano un’eccessiva dipendenza dal genitore e sono inibiti per quanto riguarda l’esplorazione autonoma. Possono apparire molto turbati e le richieste di coinvolgimento possono essere scandite da ansia. La madre è incostante, a volte risponde positivamente ed altre volte ignora il bambino.
Attaccamento disorganizzato
Grave disorganizzazione nei movimenti con atteggiamenti violenti e autolesivi, spesso rimangono immobili per la maggior parte del tempo.

Perché è importante un giusto stile di attaccamento?
Un attaccamento sicuro all’inizio della vita porta ad una maggiore indipendenza in seguito nelle relazioni adulte, vengono percepiti e trattati meglio dalle persone e hanno forti capacità di recupero.
L’attaccamento della prima infanzia con un genitore non è legato al destino: dipende da ciò che viene vissuto. Ad esempio, un bambino sicuro in età prescolare può passare ad avere un attaccamento insicuro più tardi se vivrà un grave disagio nel sistema di accudimento o un evento traumatico. Ma le conseguenze di tale evento dipendono da quanto sia disponibile o sotto stress la figura primaria di attaccamento dando più importanza alla reazione che al cosa. Senza un intervento consapevole, tuttavia, gli stili di attaccamento tendono ad essere trasmessi attraverso le generazioni perché si tende a riprodurle.
Riassumendo si può affermare che i primi anni di vita costituiscono un’importantissima fase di sviluppo, nella quale il bambino apprende la fiducia, i pattern relazionali, il senso di sé e le abilità cognitive. Rimane vero come essere genitori è un’impresa ardua.
Una piccola postilla
N.B. ci tengo a fare un piccolo appunto. Il termine “genitori” che utilizzo all’interno dell’articolo non fa alcun riferimento al sesso, l’etnia, l’esistenza e/o il grado di parentela con i figli. Vuole essere un termine generico che abbraccia il significato di famiglia in senso ampio e supera uno stigma sociale. Vi prego, per questo, di leggere l’articolo con consapevolezza.