Nella maggior parte delle nostre azioni quotidiane è compresa la comunicazione, verbale o non verbale che sia. Non è possibile non comunicare e possiamo imparare a farlo al meglio per creare un continuo miglioramento nella nostra vita.

Vari modi di comunicare
La comunicazione è l’insieme dei fenomeni che comportano la distribuzione di informazioni sia per via verbale (come la parola) sia per via non verbale. La comunicazione non verbale è molto più autentica di quella verbale, molto più difficile da controllare e spesso lascia filtrare contenuti profondi senza la consapevolezza del soggetto. Esempi sono l’apparenza fisica, l’abbigliamento, la postura, l’orientamento nello spazio, la mimica facciale, la distanza interpersonale.
Una comunicazione errata causa malintesi
Utilizziamo costantemente il linguaggio per costruire e rimandare immagini all’altro. Ma soprattutto per renderlo partecipe della nostra visione delle cose. Cosa succede se si è convinti di di parlare dello stesso argomento, quando in realtà ci si riferisce a cose diverse?
Basti pensare alla complessità delle relazioni umane, amorose e non, e di come la comunicazione sia fondamentale per evitare litigi e incomprensioni.

Risolvere un malinteso con una domanda
Tra le “armi” della buona comunicazione c’è sicuramente la domanda. Ci risparmieremmo molti conflitti e malintesi se, invece di supporre, chiedessimo al nostro interlocutore a cosa si riferiva con la sua idea o il suo ragionamento. Domandare cosa si intende per una o un’altra cosa aiuta a definire i punti di vista e a vedere con gli occhi dell’altra persona.
Comunicazione nell’era digitale
Negli ultimi anni comunicare è diventato diverso. Fino a qualche anno fa il vedersi faccia a faccia era la base di un rapporto e di una interazione sana. Oggi, con l’avvento della tecnologia, si aggiungono alla lista dei fraintendimenti tutti quelli causati dal web. Un’emoji può essere fraintesa facilmente, così come un silenzio o il tono utilizzato nella scrittura. Con la crescita dei mezzi di comunicazione è necessario che aumentino anche gli sforzi delle persone.
Non credo dell’opinione che la digitalizzazione impedisca la comunicazione. Credo che la base sia sempre la stessa: quanto noi vogliamo comunicare.

Comunicazione terapeutica
L’essere umano è sempre stato considerato un’entità sociale che vive di relazioni con altri. La relazione, soprattutto se terapeutica, è caratterizzata dalla comunicazione fatta di linguaggio verbale, ma sopratutto di quello non verbale. Comunicare non significa, allora, semplicemente raccogliere o dare informazioni; oltre al sapere cosa comunicare, occorre imparare come farlo ed essere consapevoli del valore del linguaggio. Usiamo il linguaggio per rappresentare la nostra esperienza e quindi con esso creiamo un modello che si basa sulla nostra propria percezione del mondo.
Importantissimo è saper comunicare per le figure di benessere psicologico per supportare i pazienti in maniera corretta.